Bambino che non parla bene
A volte la causa del “parlar male” del bambino può essere la presenza di abitudini lesive orali. In età prescolare, per esempio, è possibile osservare nel bambino una difficoltà nell’articolare alcuni fonemi oppure un eloquio incomprensibile, al punto che anche i genitori faticano a comprendere il proprio figlio.
Ciuccio e ritardo del linguaggio
In seguito a una prima analisi, la raccolta anamnestica, emerge l’uso protratto del ciuccio oppure del biberon.
Il ciuccio, per esempio, induce nel bambino un senso di rilassamento e di consolazione, donandogli piacere e soddisfazione. Può aiutarlo ad addormentarsi più facilmente e può consolarlo dopo un evento traumatico, come una caduta o distacco dal genitore.
Ma questo, oltre a determinare un’alterazione della struttura ossea, comporta anche un’alterazione funzionale dei muscoli oro-facciali. Infatti, se l’utilizzo del ciuccio viene protratto oltre i 3 anni di vita, potrebbe causare mal-occlusioni, deformazioni del palato, e alterare la corretta posizione linguale sia a riposo sia nella deglutizione, non consentendo lo sviluppo di una masticazione adeguata e generando una produzione alterata dei suoni.
In casi come questi, il compito del logopedista è quello di rieducare la lingua e le funzioni orali, intervenendo sulla respirazione, sulla masticazione e sulla deglutizione, oltre a completare l’inventario fonemico.