I Vizi Orali

Bambino che non parla bene

A volte la causa del “parlar male” del bambino può essere la presenza di abitudini lesive orali. In età prescolare, per esempio, è possibile osservare nel bambino una difficoltà nell’articolare alcuni fonemi oppure un eloquio incomprensibile, al punto che anche i genitori faticano a comprendere il proprio figlio.

Ciuccio e ritardo del linguaggio

In seguito a una prima analisi, la raccolta anamnestica, emerge l’uso protratto del ciuccio oppure del biberon.

Il ciuccio, per esempio, induce nel bambino un senso di rilassamento e di consolazione, donandogli piacere e soddisfazione. Può aiutarlo ad addormentarsi più facilmente e può consolarlo dopo un evento traumatico, come una caduta o distacco dal genitore.

Ma questo, oltre a determinare un’alterazione della struttura ossea, comporta anche un’alterazione funzionale dei muscoli oro-facciali. Infatti, se l’utilizzo del ciuccio viene protratto oltre i 3 anni di vita, potrebbe causare mal-occlusioni, deformazioni del palato, e alterare la corretta posizione linguale sia a riposo sia nella deglutizione, non consentendo lo sviluppo di una masticazione adeguata e generando una produzione alterata dei suoni.

In casi come questi, il compito del logopedista è quello di rieducare la lingua e le funzioni orali, intervenendo sulla respirazione, sulla masticazione e sulla deglutizione, oltre a completare l’inventario fonemico.

Percorso terapeutico

Colloquio
gratuito

Valutazione

Terapia

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Colloquio gratuito

È possibile richiedere un primo colloquio gratuito su iniziativa dei genitori, su richiesta del pediatra o delle insegnanti.
Il primo colloquio è un momento conoscitivo con il genitore utile a raccogliere informazioni rilevanti sulla storia clinica del bambino/ragazzo e sulle criticità che hanno spinto a richiedere questo primo incontro, porre dubbi e fare domande.
Questa fase aiuta a identificare l’eventuale problema e fornisce un primo orientamento per impostare la successiva fase di valutazione.

Valutazione combinata

L’iter valutativo è caratterizzato da una serie di incontri durante i quali vengono raccolte informazioni e somministrati test e questionari utili a indagare il funzionamento cognitivo e neuropsicologico; le prestazioni negli apprendimenti; gli aspetti emotivi e comportamentali del bambino/ragazzo.
Gli incontri possono coinvolgere vari specialisti: neuropsichiatra infantile, psicologo-psicoterapeuta, logopedista, neuro-psicomotricista. Lavorando ciascuno nella propria professionalità, in équipe giungono a una visione globale e complessiva del funzionamento dell’individuo, delle difficoltà e dei punti di forza.
A conclusione del percorso diagnostico viene redatta la relazione che sintetizza quanto emerso, con indicazione delle proposte di intervento ritenute più opportune.

Terapia

Sulla base delle specifiche necessità emerse in fase di valutazione, viene proposto un intervento individualizzato sulla persona, con la l’indicazione di modalità, tempi e obiettivi a breve, medio e lungo termine.

Follow up

Al termine della terapia, sono previsti degli incontri per monitorare l’andamento del quadro clinico nel corso del tempo.